Gottfried von Straßburg autore "empatico"

2014-11-16Pubblicato da Giovanna Maresca

 

Una mattina dello scorso ottobre, entrai in IV A del Liceo Linguistico dove sono insegnante di Lingua e civiltà tedesca. Mi accorsi immediatamente che una delle mie alunne, Chiara, aveva gli occhi gonfi e rossi ed un'aria stralunata. Alla mia domanda: "Was ist passiert, Chiara? " lei rispose:" Prof. per favore, oggi faccia come se non esistessi, non ho voglia di fare tedesco, figuriamoci poi, addirittura letteratura...non ce la faccio proprio!" "Ok"- le dissi- "farò come mi chiedi" e cominciai la nostra lezione. L'argomento era la storia, rivisitata molte volte e nota a tanti, di Tristano ed Isotta ed il loro amore impossibile. L'autore era Gottfried con Straßburg, del lontano tredicesimo secolo, che narra la storia degli amanti con versi pieni di sentimento e molto musicali. Descrive l'intensità del loro amore e la loro disperazione dovuta alla consapevolezza che non sarebbe mai potuto venire alla luce in quanto Isotta era promessa sposa dello zio di Tristano, Marco di Cornovaglia. Nonostante le nozze di Isotta e re Marco, i due amanti non riescono a stare lontani, cercano e trovano occasioni per vedersi ed alla fine, vengono scoperti e separati. Da quel momento, non vivranno più la felicità, se non come ricordo. Nei versi finali del suo poema, l'autore chiarisce che lo scopo per cui scrive è quello di regalare qualche momento di serenità a tutte le anime che vivono un dispiacere, affinchè si distraggano e non pensino alla situazione infelice che stanno vivendo.

I miei alunni avevano gli occhi puntati su di me, apparivano attenti ed affascinati. Chiara, dal fondo della classe esclamò:" Prof. vorrei tanto che Gottfried von Straßburg ci stesse guardando! Quasi mille anni dopo è riuscito di nuovo nel suo intento...è da un'ora che non penso al mio ex-fidanzato! Questa lezione non la dimenticherò mai!"