Empatia e abilità nelle relazioni interpersonali

2014-11-11Pubblicato da chiara di girolamo

 

L'insegnamento delle abilità sociali -Social Skills Training- è un compito importante del docente; gli alunni spesso giungono a scuola senza alcuni prerequisiti indispensabili per instaurare corrette relazioni. L’apprendimento scolastico e sociale dovrebbero andare di pari passo e il ruolo dell’insegnante dovrebbe mirare sia al potenziamento dell’apprendimento scolastico sia al “controllo” del rispetto delle regole, della disciplina e del comportamento sociale.

I curricoli scolastici tuttavia si occupano tradizionalmente in modo preponderante dell’apprendimento “cognitivo”, trascurando di fatto lo sviluppo e l’incremento delle abilità sociali, la cui carenza è connessa non solo all’insuccesso e all’abbandono scolastico, ma anche a comportamenti bullistici, antisociali e talvolta ai disturbi della personalità.

Le abilità sociali sono sia quelle più correlate al successo scolastico, come seguire le regole, rispondere su richiesta e in modo pertinente, interagire con insegnanti e pari soprattutto su questioni associate al lavoro in classe, sia quelle legate all’incremento di abilità che favoriscono il rapporto con i coetanei, come conversare, iniziare e mantenere interazioni valide, essere assertivi.

Vediamo quali sono i comportamenti pro sociali:

-Sapersi mettere dal “punto di vista” degli altri e compartecipare ai problemi degli altri.

-Attuare comportamenti assertivi, essere pronti a modificare la propria opinione, non pretendere che gli altri si comportino come fa piacere noi, rispettarli, non essere possessivi nei confronti degli altri, non giudicarli, stabilire relazioni positive, gestire le situazioni problematiche –coping-, in modo da soddisfare le esigenze proprie e altrui.

-Esprimere disapprovazione, disagio o il proprio stato d’animo di fronte ad un comportamento inadeguato, specificando quale, in modo da permettere all’altro di venire a conoscenza delle conseguenze spiacevoli che alcuni suoi comportamenti producono, e esprimere approvazione per i comportamenti che si desidera vengano attuati.

-Esprimere desideri e fare delle richieste. Le persone non assertive evitano di fare richieste, per paura di incontrare un rifiuto o di dare fastidio; pensano spesso che gli altri debbano capire da soli ciò di cui si ha bisogno senza doverlo esprimere esplicitamente. L’esprimere richieste chiare invece aiuta gli altri a capire cosa si desidera e può permettere di raggiungere i propri obiettivi.

-Sottolineare gli aspetti positivi dei propri interlocutori, i loro successi, i loro sforzi. Dimostrare sincero apprezzamento per il lavoro o per le opinioni degli altri. Fare dei complimenti serve ad aumentare la loro produttività e a creare un clima positivo e piacevole, non frustrante. Le persone “aggressive” invece hanno la tendenza ad usare solo espressioni negative, sperando di ottenere dagli altri un incremento di produttività; ottengono invece un incremento di frustrazione e si instaura un circolo vizioso -più gli studenti si sentono frustrati, meno lavorano; meno producono, più vengono aggrediti-.

-Fare critiche costruttive e non manipolative.