Empatia e apprendimento in classe

2014-11-10Pubblicato da VINCENZO DI PALMA

 

Il termine empatia, che proviene dal greco “en pathos”, sentire dentro, è spesso adoperato come sinonimo di comprensione, sensibilità, altruismo. I bambini sin dai primi mesi di vita si mostrano capaci di provare una qualche forma di empatia, sono cioè in grado di sintonizzarsi sul livello affettivo delle persone con cui entrano in contatto.

L’empatia  è un processo complesso, in cui convergono componenti cognitive come la capacità di riconoscere e comprendere le emozioni, e componenti emotive, costituite dalla capacità di condividere l’emozione dell’altro. L’empatia ha una natura multidimensionale, definita come la capacità di capire e condividere ciò che l’altro prova. Possiamo rintracciare tre processi  psicologici importanti: il riconoscimento delle emozioni,  la capacità di assumere la prospettiva dell’altro e la condivisione emotiva.

L’empatia in classe costituisce un efficace collante sociale e un meccanismo di comprensione reciproca tra insegnanti e alunni e tra alunni stessi; l’insegnante deve comprendere l’alunno e i suoi bisogni educativi e affettivi. Una vera didattica empatica è sicuramente quella della “zona di sviluppo prossimale” teorizzata da Vygotskij, che prevede forme di apprendimento partecipate in cui l’adulto è capace di capire il livello cognitivo del ragazzo e di innescare sollecitazioni e stimoli che possano sostenere il suo livello potenziale di sviluppo.

La didattica empatica funziona sia a livello cognitivo come conoscenza del grado di apprendimento a cui l’alunno è giunto sia a livello emotivo come comprensione del suo sentire; le due componenti sono spesso intrecciate e un insegnante in grado di capire i silenzi dei ragazzi, renderli responsabili e di realizzare un clima positivo nella classe riesce a perseguire sia obiettivi di benessere emotivo che obiettivi di apprendimento; spesso anche solo un sorriso e il piacere di stare in aula dell’insegnante  sono semplici  modi  per definire il clima in classe.