Ascolto come "Holding"

2014-11-09Pubblicato da Francesca Cimmino

 

La lettura del materiale pubblicato da Lara Catalano riguardo al tema dell'ascolto empatico mi suggerisce alcune riflessioni. Penso che l'ascolto possa essere in qualche modo avvicinato alla funzione di "Holding" di cui ci parla Winnicott, quel sostenere fisicamente e psichicamente che fornisce uno spazio psichico protetto all'interno del quale il Sè possa consolidarsi. Il Sè reale infatti, quando non è possibile trovare un ambiente supportivo che permetta l'emergere di un' esperienza soggettiva spontanea, resta nascosto. Ascoltare vuol dire aprire la strada alla vera comunicazione capace di restituire all'altro il proprio Sè riflettendo ciò che egli porta, come la madre che guarda il bambino "e ciò che essa appare è in rapporto con ciò che essa scorge" (Winnicott "Gioco e realtà"). Nel porci come specchio dell'altro, dandogli la possibilità di sentirsi reale, è ancora una volta al rapporto madre-figlio che dobbiamo guardare e in particolare a quell'area ipotetica che esiste quando "dallo stadio di fusione con la madre, il bambino si trova nello stadio in cui separa la madre dal Sè" (Winnicott, op.cit.) : lo spazio potenziale. Ascoltare allora può voler dire proprio abitare questo luogo e dare all'altro la possibilità di vivere un'esperienza di fiducia e di attendibilità che possa scoprire il nucleo dell'individualità autentica.